Quanto costa aprire Partita IVA?

È una delle domande che maggiormente assillano soprattutto i giovani che si approcciano al mondo del lavoro (autonomo): quanto mi costa aprire la partita iva?

La domanda è piuttosto generica, e non ha sicuramente una risposta univoca e certa, con riferimento al costo totale annuo (compreso di imposte), perché vi sono diverse variabili che entrano in gioco. È possibile però indicare il costo previsto per l’apertura di partita iva, inteso come costo iniziale in senso stretto.

Innanzitutto bisogna fare due necessarie macro-distinzioni: da un lato i professionisti e lavoratori autonomi (con ciò intendendo ovviamente le categorie professionali quali avvocati, medici e via dicendo), dall’altro le imprese (siano esse commerciali, di servizi, artigiane…).

Nel primo caso i professionisti e lavoratori autonomi non hanno obblighi di natura pubblicitaria, che coincidono con l’iscrizione al Registro delle Imprese (che è un vero e proprio elenco di tutte le imprese nazionali) tenuto presso la Camera di Commercio della provincia dove ha sede legale l’impresa, quindi è necessario aprire solo partita iva (che altro non è che un numero identificativo da un punto di vista fiscale, come lo è anche il codice fiscale). Per fare ciò è possibile recarsi presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate più vicino, accreditarsi attraverso i servizi online della stessa Agenzia (entrambi gratuitamente), o affidarsi ad un professionista (caldamente consigliato, anche se si spende qualcosa).

Nel secondo caso (per le imprese) è invece obbligatorio iscriversi al Registro delle Imprese, e ciò avviene (esclusivamente) in maniera telematica, in quanto la procedura è stata modifica nel corso degli anni, permettendo con una comunicazione (appunto chiamata Comunica o Comunicazione Unica) di iscriversi a tutti gli enti preposti (Registro imprese, partita iva, INPS, INAIL, SCIA al comune). In questo caso è possibile fare ciò in via telematica (anche se piuttosto complesso) o con l’aiuto di un professionista: bisogna però tenere conto delle spese per il diritto annuale della Camera di Commercio (che può variare da 88 euro a 200 euro per le società) e per i diritti e le spese della Camera di Commercio (18 euro + 17,50 euro nella maggior parte dei casi).

A cura di Studioemmi.it

 

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